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Thin Prep... l'evoluzione del Pap Test

Thin Prep... l'evoluzione del Pap Test

Thin Prep... l'evoluzione del Pap Test

Nel Pap Test tradizionale le cellule prelevate vengono strisciate sul vetrino per l'esame microscopico.
Il preparato risulta però sempre multistrato perchè le cellule si aggregano disordinatamente tra loro. Nel Pap Test in fase liquida, invece, una macchina provvede ad allestire un preparato a "strato sottile".
La metodica Thin Prep (ThinPrep) appartiene a quest'ultima categoria di Pap Test e consente, quindi, rispetto al metodo tradizionale, di avere i seguenti vantaggi:
  • Riduzione fino al 93% dei prelievi giudacati non soddisfacenti o limitati da tracce di sangue, muco e frammenti
  • Migliore sensibilità diagnostica e significativa riduzione dei casi di diagnosi incerta che possono allertare inutilmente la paziente
  • Individuazione delle lesioni di basso o di alto grado ghiadolari
  • Possibilità di conservare il campione per poterlo riutilizzare per eventuali analisi di approfondimento senza dover ricorrere ad un nuovo prelievo
  • Possibilità di produrre vetrini addizionali ed eseguire più test ancillari (Hpv Dna test, mRNA test, Cintec p 16) da un singolo campione.
La combinazione del Thin Prep (ThinPrep) e del test HPV consente di identificare in maniera semplice e precoce le infezioni da HPV e le neoplasie cervicali. Sui campioni risultati positivi verrà poi eseguita un'analisi di genotipizzazione per discriminare i ceppi virali di HPV ad alto rischio da quelli a basso rischio.
 
E' quindi possibile identificare l'infezione con largo anticipo, prima che questa provochi alterazioni o danni cellulari. E' stato dimostrato che le pazienti con il Thin Prep (ThinPrep) negativo e con il test HPV negativo hanno il 99% delle possibilità di non sviluppare tumori al collo dell'utero per i successivi cinque anni.



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